pillola cinecapitolina: 6 euro per il torino film festival a roma

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il poster del #tff31, disegnato da Gipi

A Roma funziona un po’ così: se non sei te che vai ai festival del cinema sparsi per l’Italia, è l’Anec Lazio che li porta in città. Da anni lo si fa per Venezia, quest’anno anche per il Torino Film Festival. Dal 2 al 4 dicembre – ossia oggi, domani e dopodomani: lo so che non hai cognizione del tempo e dello spazio – una selezione di 10 tra i film presentati a Torino sarà proiettata a Roma,

DOVE COME QUANTO

Ai cinema Greenwich (Testaccio), Sacher e Alcazar (entrambi Trastevere). Non zone propriamente da fuorisede fuorisposto, ma può andar bene così. Prezzo unico biglietti: 6 euro. E non ce ne frega niente che sei uno studente con le tasche bucate. Sufficientemente poraccio per film che difficilmente vedremo nelle sale italiane.

ESCLUSI I MIGLIORI

Tra le proiezioni notevoli, si segnala “La Battaglia di Solferino“, all’improbabile orario delle 18 di mercoledì 6: è tra i 10 film dell’anno secondo Cahiers du Cinéma. Peccato però: nel programma mancano i film che il mondo dei cinefili ha più apprezzato. Il vincitore “Club Sandwich e l’applauditissimo “Pelo Malo non sono in rassegna: oscure logiche distributive. Probabilmente li vedremo, forse, un giorno, in lingua originale, su qualche illegale sito di streaming.

pillola saudade: il Kino al Pigneto è cinema brasiliano

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Se vuoi avere diritto di cittadinanza nel mondo reale, smettila di pensare al Brasile come terra di solo sole, culi, carnevale e viados. Anche se il nostro immaginario è selettivo, forse è il momento di evolverti in fuorisede fuoriposto senza pregiudizi e provare a capire cos’è il Brasile.

 

Attraverso il suo cinema, magari. Il Brasile è in rassegna da stasera fino a sabato con tre film, proiettati al Kino di via Perugia, al Pigneto. Stasera c’è ‘Colegas’ la commedia sui ragazzi down di Galvao (vedi trailer), domani i corti di giovani registi sulle favelas e sabato un documentario sul poeta Vinicius de Moraes. Ingresso, come al solito, a 5 euro con tessera Arci.

pillola cultural cheap: romaeuropa festival in streaming

Se hai preso la metro ultimamente, avrai visto le pareti tappezzate da un ballerino nero in tutù. Ebbene, non era la pubblicità della prossima serata drag del Muccassassina, ma dello spettacolo di punta del  Romaeuropa Festival. Forse molti fuorisede fuoriposto non se ne sono nemmeno accorti, ma da un paio di mesi a Roma c’è il Romaeuropa, il festival delle avanguardie artistiche. Finisce il 24 novembre, costa mediamente tanto e la maggior parte degli spettacoli comprendono lingue mozzate e cani sul palco. Un po’ Marina Abamovic, per capirci.

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Romaeuropa Festival, fino al 24 novembre

GRATIS, SUL TUO PC

Nel ricco programma, anche Il lago dei cigni reinventato da Dada Masilo, con una quindicina di ballerini di Johannesburg. Ecco spiegato il ballerino in tutù di cui sopra, dato che oltre che black questo Swan Lake è anche in salsa gay. L’aspetto cheap di tutto ciò è che alcuni degli spettacoli del Romaeuropa sono disponibili on demand grazie a #meta mondi di Telecom Italia. Tutto gratis e fino al giugno 2014. Così se ti addormenti mentre i neroni saltellano sulle punte… almeno non hai pagato il biglietto.

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Dada Masilo’s Swan Lake, in streaming gratis

pillola cinepartecipativa: #100sec e #italyinaday

film maker di tutto il mondo unitevi! Pare che quest’autunno andrà di moda il cinema partecipativo, cioè fare film coi contributi creati dagli utenti. In Italia fu pioniere il concertone del primo maggio di quest’anno – anche se, al momento, di ‘One million eyes, baby‘ si sono perse le tracce.

#100SEC

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Nel frattempo il portale We Love Cinema ha lanciato #100sec, il concorso collegato al Festival del cinema di Roma. Scade oggi, affrettati a mettere in carica il tuo smartphone e gira sto minuto e mezzo di cazzate. Obbligatorio sentirsi Ridley Scott mentre si filma ‘il futuro’.

#ITALYINADAY

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Se invece ti senti più Salvatores, da ieri puoi provare a finire nel suo prossimo film. Rai Cinema produce un social movie con i contributi di tutti gli italiani. Da ieri, e per altri ventuno giorni, puoi raccontare la tua Italia da studente fuorisede e fuoriposto. Si, pure la piazzetta di sfattoni di San Lorenzo puoi riprendere.

Non censurare l’adorabile amarezza della tua esistenza poraccia.

pillola mediale: il gazebo di Rai 3

Vivi a Roma e ciò è sufficiente affinché dal tuo paesello terrone ti immaginino

d47fd42987e16c6ed95926b0cb94bab3coinvolto nel turbinio di manifestazioni politiche / eventi mediatici / sit-in di protesta di cui la capitale è scenario quotidianamente. Si ignora un dettaglio: i veri fuorisede fuoriposto vanno in centro solo quando devono portare in giro i parenti/amici/conoscenti in visita.

Il risultato è che spesso si è del tutto ignari di eventi mastodontici rimbalzati su tutti i media, social e non. La soluzione? Il Gazebo di Rai 3. Cioè la trasmissione di Diego “Zoro” Bianchi. Ha preso il via ieri e quest’anno è spalmata su tre giorni: martedì in versione medium, mercoledì large e giovedì extralarge. Sempre in seconda serata. Seguono tutto il ‘circo mediatico’, quello politico, e pure quello social media, che di questi tempi fa tanto radical tuit: le classifiche twitter erano cult l’anno scorso e (saranno?) un must quest’anno.

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Eviterai clamorose gaffe senza prendere l’interminabile 492, facendoti anche due risate. Sarà compito di @zdizoro e la sua banda: l’immenso tassinaro @miss0uri4 darà voce alla tua saggezza popolare inespressa e la ‘parrucchieradelparlamento’ Marco Damilano – ieri pure barzelettiere – riuscirà a far sembrare anche un poraccio come te uno che ‘parla con la gente che conta’. Miracoli di mamma rai.

pillola capitolina: gay village, ultimo atto

Ebbene si, tra pochi minuti – alle 20 – aprono le porte dei “Big closing party” del gay village capitolino. Mentre scrivo, gli adorabili poracci fuorisede saranno già lì fuori: i primi 500 entrano gratis, gli altri 18 euro, con tanto di sindaco Marino incluso, alle 22.

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Non oso immaginare la caciara. Etero che calpestano gay che calpestano lesbiche che calpestano bisessuali che calpestano eterocuriosi. E quando si è arrivati a 484 che si scatenerà? Attendo documentazione video con ansia. Orrore.

 

Mentre elaboro un post futuro su quella curiosa congerie umana che il village è, mi permetto di congratularmi con te: se hai letto fin qui, vuole dire che ti interessa il gay village ma sei ancora a casa. Hai eroicamente deciso di rinunciare a 3-4 aperitivi poracci per fare la tua entrata di gran classe dopo mezzanotte, cercando di mimetizzarti tra 30enni lavoratori con la camicia stirata dal filippino. Stima profonda.

pillola rosicona: borse di mobilità, 5.000 euro ai (nuovi) fuorisede

Hai un fratello/cugino/nipote che si è diplomato con un buon voto? Vuoi che diventi un fuorisede fuoriposto anche lui/lei? Vuoi che inizi anche lui a vivere nella sporcizia, tra improbabili animali, rubando biciclette in giro? Ebbene, lo Stato italiano e il ministro Carrozza finanziano il downgrade da persona rispettabile a lercio fuorisede deprecabile.

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Maria Chiara Carrozza, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: adorabile finanziatrice dei fuorisede

5.000 euro l’anno per le matricole fuorisede diplomate con più di 95 centesimi e la possibilità di mantenere l’assegno annuale per tutta la carriera universitaria.

Manco na lira per noi fuoriposto veterani: mentre i 18enni (nati nel ’95!) andranno a fare la spesa allo chicchissimo mercato di Testaccio, noi continueremo ad aggirarci tra i lerci banconi del mercato di piazza Vittorio.

E ora, se vuoi rosicà un altro po’, leggi il bando ministeriale, dateline: 26 settembre.

pillola capitolina: la rassegna stampa della biblioteca europea

È in via Savoia, vicino piazza Fiume, ed è una gran figata. Ampia e luminosa – no, non è una stanza in affitto – è la Biblioteca Europea di RomaSe ti serve un posto per studiare, passa oltre: è chiusa di lunedì, di martedì mattina e di sabato pomeriggio; non ci sono mai posti a sedere ed è un po’ fuori mano.

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Ma se sei uno studente straniero, un erasmus o magari hai poca voglia di studiare ma tanta di scoprire il mondo, allora vale la pena uscire dal perimetro di san lorenzo. Dvd e libri in lingua originale in consultazione  e in prestito, da ogni parte d’Europa. Ma soprattutto, ogni giorno la rassegna stampa dei principali quotidiani italiani e europei, oltre che dei costosissimi settimanali (ben 3 euro di Espresso e 3,50 euro di Internazionale risparmiati). Il tutto con comodissimi divani (gratis) e varie fotocopiatrici (a pagamento) a disposizione.

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Perché chiacchierare all’aperitivo dell’ultima inchiesta de El País  è decisamente top.

pillola capitolina: sacro GRA a #Venezia70

Tra pochi minuti – alle 13.30 – inizia la conferenza stampa di “Sacro GRA“, il docufilm (è una parolaccia?) di Gianfranco Rosi, in diretta dal sito di Rai Movie (mamma Rai pensa anche a noi studenti squattrinati). Ma anche se non avete voglia di sentirvi le frasi fatte del circo mediatico, save the date: il 26 settembre esce in sala e pare sia il miglior italiano in concorso a #Venezia70. Per una volta, sul grande schermo c’è anche la Roma (davvero felliniana?) che Sorrentino non ha raccontato.

pillola capitolina: pensiero libero in viale ippocrate

E poi passeggi su viale Ippocrate, il luogo dove e uniche cose che puoi fare sono mangiare ottimo cibo spazzatura a pochi euro e fare fotocopie. Il tutto a pieno uso e consumo del fuorisede fuoriposto.

Così accade che questi palazzotti borghesi da 8 piani – con oscena radica finta in ogni androne – devono accettare il fatto di essere a due passi dalla città universitaria: free space, piccolo angolo di mondo libero all’incrocio con via Vigevano.

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