si porta a roma… andare in bicicletta

Se sei un fuorisede fuoriposto che si rispetti, sono quasi sicuro che il tuo mondo è limitato a San Lorenzo, il Pigneto e la città universitaria; con sporadiche incursioni a Ostiense e qualche in giro in centro con gli amici terroni che sono venuti in visita. E ho anche la presunzione di supporre che non hai alcuna voglia di pagare l’abbonamento ai mezzi pubblici né di beccarti qualche multa.

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ciclonauti.org, ciclofficina centrale a Roma

Per di più la Peroni ha reso la tua pancia piatta un lontano ricordo d’infanzia ma ti senti stupido quando vai a correre a villa Torlonia, girando in tondo come un criceto. La soluzione a tutti i tuoi problemi è una bicicletta: sana, ipocalorica ed economica. E in più è una buona scusa per rimanere a casa quando piove. Chissenefrega se le piste ciclabili a Roma non esistono e il bike sharing è una buffonata. Tanto le strade sono larghe… e poi una volta si deve morì, no?

Cerchiamo di capire come procurarsela. Se nella tua testa sta passando l’idea di rubarla per strada, allontana quanto prima questa idea oscura: è per quelli come te che nessuno si azzarda a spendere più di 30 euro e andiamo in giro con bici oscene.

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graziella: per l’uomo che non deve chiedere mai

Non ti azzardare nemmeno a viaggiare fino al Decathlon di Porta di Roma: ti sto per dimostrare che non è necessario. Sparse per Roma (a Monti, a San Lorenzo, sulla Prenestina) ci sono le ciclofficine, dove degli appassionati di biciclette ti danno una mano. In molte di esse funziona così: ci sono dei pezzi, scegli quelli che ti piacciono, componi la tua bici e loro la montano se non sai farlo tu. Te ne esci con un 50 euro e un lavoro fatto bene.

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breaking news: la buon costume vieta la mountain bike in città

Poi ci sono mercati e mercatini, dal classico Porta Portese al franchising Mercatino che è un po’ ovunque, oppure si può cercare una bici usata sui vari subito.it o ebay.it, magari cercando stesso in città per la consegna a mano. Si narra che sul gruppo fb “Te lo regalo se vieni a prenderlo – Lazio” siano state avvistate anche bici decenti: tentar non nuoce, al limite ci si trova una lampada o un set di figurine. Altra possibilità è farsela regalare da qualche Erasmus. Cerca sui gruppi fb: i nordeuropei arrivano a Roma e ne comprano una, poi quando tornano in patria – se non sono proprio gelidi – invece di venderla la regalano.

In tutto ciò si è diffusa anche l’usanza di vendere biciclette usate (rubate?) lasciandole per strada con un numero appiccicato sopra. Io ne ho avvistate due a piazza Fiume e due su viale delle provincie solo negli ultimi tre mesi. Prezzi tra i 30 e i 50. Baratto 3.0 insomma.

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Per il modello, mi permetto di fare solo un appunto: la mountain bike ce l’avevi a 15 anni, negli anni ’90. Cercati una graziella, magari col cestino avanti come la Pimpa. Non sembrerai frocio, ma solo irresistibilmente radical chic. Che poi è la stessa cosa, ma tant’è.

Comprata la bici resta il problema di dove metterla. Se hai un cortile interno sei apposto, sennò bisogna caricarsela su ogni volta. Se non ne hai voglia lasciala in strada, legata a un palo della luce con una catena. Se è davvero una lurida bici da fuorisede nessuno si azzarderà a rubarla. La mia coinquilina ce l’ha così fuori casa da un anno, fai un po’ te… l’unica premura sarebbe farsi saldare il sellino. Una volta trovata la posizione ideale, fissalo in una ciclofficina, sennò se lo fregano. È la crisi, bellezza.