si porta a roma… (non) fare la raccolta differenziata

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la camionetta dell’Ama: l’unica vera amante dello sfigato fissato

Ambientalisti capitolini rassegnatevi: la raccolta differenziata a Roma non si fa. Possono annunciare quello che vogliono, ma alla fine nei secchioni c’è di tutto, peggio che nella dark room del mucca. Non la fanno gli abitanti, ma soprattutto non la fa l’Ama, almeno stando alle testimonianze oculari del fuorisede sticazzi. Tenendomi lontano da intenti d’inchiesta giornalistica, qui c’è solo il timido intento di delineare le ripercussioni antropologiche e sociorelazionali della sensibilità green sui fuorisede fuoriposto.

Perché attorno ai rifiuti c’è tutto un mondo ideologico, che va dal capitalismo convinto al capitalismo con sensi di colpa fino ad arrivare al vivere nel mondo di Heidi e credere che esiste ancora il socialismo.

LO SFIGATO FISSATO

Lo sfigato fissato è un greenpeace senza palle, che non ha voglia di farsi arrestare in Russia e erge la raccolta differenziata a missione di vita, espiando così il proprio attivismo mancato. Non ha un lavoro? fa nulla. E’ un tossicodipendente? nessun problema. Non scopa da circa 6 mesi? poco importa. Per dare un senso alla sua vita basta che il vasetto dello yogurt venga lavato prima di essere gettato. Ciò vuol dire che non laverà i propri piatti per 4 giorni pur di dare la priorità al vasetto. Peccato che in questa dinamica pretenda di coinvolgere i propri coinquilini. Vivere in regime di polizia permanente è la prassi per chi la ha sfiga di avere lo sfigato fissato sotto lo stesso tetto. Non auguro a nessuno i momenti di panico quando non sai dove buttare l’incarto dell’affettato della salumeria.

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Bradypus pygmaeus è in via d’estinzione, come la credibilità del doppiogiochista

IL FUORISEDE DOPPIOGIOCHISTA

Il fuorisede doppiogiochista è infido come la blatta che in questo momento sta sguazzando nel sacchetto dell’umido (si, quello che perde, perché lo sfigato fissato non si rassegna a riconoscere inutilità dei sacchetti bio). Di solito ama votare PD di nascosto e riempirsi la bocca con la teoria dei rifiuti zero e la sostenibilità ambientale. Nel proprio intimo però, è un democristiano vecchio stile e della raccolta differenziata gliene frega più o meno quanto il rischio di estinzione del bradipo pigmeo. Se lo osserverai con attenzione, non sarà difficile coglierlo con le mani nel sacco (dell’immondizia) mentre butta la lattina del tonno nell’indifferenziato. Utilizza questo suo lato oscuro come arma dialettica quando ti dirà che questa settimana hai saltato i turni delle pulizie.

IL FUORISEDE STICAZZI

Il fuorisede sticazzi invece è fiero del proprio menefreghismo. Si batte affinché non si differenzi e mette in atto continue pratiche di sabotaggio esplicito ed implicito. Sa come far incazzare lo sfigato fissato: buttando i piatti di plastica nella plastica, fingendo di non sapere che in realtà non si riciclano. “Ma tanto lo sanno tutti che alla fine svuotano tutti i secchioni nello stesso camion e mischiano tutto”: periodicamente giura sulla propria madre di aver visto questa scena con i propri occhi, senza avere nessuna credibilità. Spesso riesce a portare il doppiogiochista dalla propria parte e quando il fissato non è in casa i due suonano campane a festa e per celebrare le ore di libertà ingurgitano birre – le cui bottiglie di vetro finiranno rigorosamente nel cestino della carta, cosi non fanno rumore. Nella variante con un minimo di senso civico, il fuorisede sticazzi è facilmente identificabile perché è sempre lui a portare giù l’immondizia: almeno ha la decenza di buttare tutti i sacchetti nell’indifferenziato.

do not forget: sgrassa la scatoletta di tonno prima di buttarla. #credici

do not forget: sgrassa la scatoletta di tonno prima di buttarla. #credici

E ora, giusto per esser chiari, ti comunico che sono ancora in corso i miei personalissimi festeggiamenti per essere riuscito ad abolire i 4 cestini dell’immondizia che occupavano circa metà dello spazio offerto dalla cucina semiabitabile. Un unico, enorme, sacco nero in cui buttare la qualunque: essenziale e anche stiloso, a suo modo.  Tanto poi se l’ambiente va a puttane è colpa dell’Ilva di Taranto, della camorra nella terra dei fuochi e della Gazprom che trivella il polo nord.