si porta a roma… cucinare fresh & cheap

Il tuo stomaco sta ancora elaborando il trauma del pranzo di ferragosto – no, non quello delle adorabili nonnine –  tenutosi nella terronia più vera, la più grassa. Dato che il ritorno a Roma si avvicina, ti suggerisco di rendere le tue forme riconoscibili a chi ti ha visto l’ultima volta a fine luglioimages (3)

Ecco quindi il menù completo – si, mi sento tanto benedetta parodi, qualcosa in contrario?! – per organizzare cene in terrazzo con gli amici del liceo: fresco, economico, alcolico, multietnico e un po’ romano.

kitchen-cookbook-5-0709-lgAperitivo: Gazpacho. Ditemi cosa c’è di più radical chic della zuppa fredda, povera e andalusa, servita a inizio pasto in bicchieri strani&storti. Ovvero, come fare fessi i propri commensali con qualcosa di ‘esotico’ servendo loro passato di pomodoro. Anche in versione light (senza pane) e in 7 varianti: quella coi gamberetti vince, anche se è un po’ meno cheap.

Primo: Gricia (o meglio, griscia). Incursione obbligata nella cucina laziale. In estate, dato che ‘il sugo è caldo’ e ‘l’uovo è pesante’, i romani eliminano il pomodoro dall’amatriciana oppure l’uovo dalla carbonara e ottengono la Gricia. Come se il guanciale fosse na cosetta fresca. Contenti loro, contenti tutti, soprattutto alla sagra, che parte oggi.pasta alla gricia 5

Secondo (lo è?): Insalata greca. Perché i pomodori e i cetrioli comprati per il gazpacho erano troppi, perché siamo mediterranei e perché ci siamo rotti di sudare vicino ai carboni ardenti mentre gli altri ingurgitano salsiccia mezzi nudi. E poi correggere i propri colleghi che studiano ingegneria/fisica/statistica sulla pronuncia di feta è l’unico momento di riscatto di noi letterati disoccupati.

insalata-greca

Dolce: Cheesecake. Unico dolce freddo davvero veloce ed economico, al contrario del tiramisù. Poi il tocco madeinusa non guasta mai. Per la base suggerisco i pan di stelle bagnati con il Cointreau rubato dalla credenza dei genitori. Sopra nesquik liquido, se esiste ancora. Meglio prepararla vegetariana, senza colla di pesce – che fa schifo solo a leggerla.

Frutta: Anguria alcolica. Apriamo le danze dell’alcolismo con un classico estivo.

cocomero alla vodka 076_picsE’ ancora aperto il dibattito tra chi mette prima il dolce e poi la frutta, ma in questo caso l’ordine è d’obbligo per aumentare le possibilità di sbrattare tutto il cheese della cake sui nostri commensali. Provate a farla pure con la romanella, il vino dei castelli dolcissimo e trashissimo.

Post cena: Orsetti ubriaconi. Più rapidi di un jelly shot puzzettone, più freschi della vodka d’estate, gli orsetti alcolici sono un must del fine pasto poraccio. Qui puoi usare anche la vodka da 4.70 euro del Tuodì, nessuno se ne accorgerà.